Presentato il progetto ROSÀ IN BICI

Pubblicato il 27 aprile 2021 • Comunicati stampa

La Sala Consiliare ha accolto questa mattina i vertici dell’Amministrazione comunale, i rappresentanti locali delle Categorie economiche, della Provincia di Vicenza e delle Associazioni cittadine di ciclismo per la presentazione del progetto ROSÀ IN BICI. Nel corso della vernice sono intervenuti in collegamento il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ed il presidente mandamentale degli Industriali, Andrea Visentin.

L’Amministrazione comunale ha gettato le basi per una nuova progettualità fondata sulla mobilità sostenibile. La bicicletta è qui posta al centro per una mano aperta all’ambiente, alla salute e alla sicurezza.

Il progetto ROSÀ IN BICI si rivolge al mondo della scuola, alle aziende e loro dipendenti, alle diverse fasce della popolazione e, in una vision più ampia, all’intero Comprensorio bassanese.

La Giunta comunale, forte dei positivi riscontri ottenuti ospitando la partenza (anno 2019) ed arrivo (anno 2020) del Giro d’Italia Under 23, ha dato incarico agli stessi organizzatori di Extragiro / Communication Clinic di Parma di mappare l’intera rete di piste ciclabili, oltre 50 km di percorsi protetti che collegano nelle quattro direttrici il Paese ed i suoi servizi. Non solo. Alla mappatura seguirà lo studio della toponomastica, con i principali collegamenti che verranno accostati a nomi di campioni del ciclismo ed illustri cittadini.

Rosà sarà paese pilota in Veneto con un modello di comunicazione che punta ad incentivare l’uso della bicicletta tanto per gli spostamenti casa-lavoro che per il tempo libero, promuovendo il territorio e le sue bellezze.

La mappatura avviata nelle scorse settimane e l’analisi dei flussi saranno il necessario punto di partenza ed un’utile fotografia per sviluppare alcuni servizi che verranno resi fruibili ad esempio tramite App per smartphone ed avviare, in seconda battuta, alcuni progetti che coinvolgeranno le scuole e le realità produttive e commerciali. Con Extragiro in cabina di regia, sono già stati avviati contatti con le prime Aziende della zona per aprire dei tavoli di lavoro mirati a favorire lo spostamento di dipendenti e collaboratori su bicicletta, offrendo incentivi e nuovi servizi.

L’Amministrazione comunale di Rosà, con questo progetto, intende dare il suo contributo per accrescere la cultura della mobilità dolce, anche in un quadro di sostenibilità ambientale, tra i cardini del Recovery Plan in approvazione in questi giorni. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Next Generation Italia sono tra le altre poste in evidenza lo sviluppo di infrastrutture e della mobilità green con il coinvolgimento delle comunità locali.

Un contributo che dovrà, giocoforza, svilupparsi attraverso nuove sinergie con i principali attori quali Enti ed Associazioni che hanno il fine comune di accrescere la mobilità su due ruote.

«La mappatura e lo studio della toponomastica – ha spiegato il sindaco, Paolo Bordignon – sono strumenti che vanno nella direzione di avvicinare la gente alla mobilità dolce accrescendo la cultura degli spostamenti su ciclabili. Allargheremo questo progetto cercando di coinvolgere la scuola e le diverse aziende, grazie al supporto delle Categorie economiche e mettendo in rete le altre Amministrazioni così da poter far crescere tutto il Comprensorio».

Tra gli interventi anche quello di Marco Pavarini, direttore ExtraGiro, che ha anticipato i dettagli del percorso progettuale dedicato a questo territorio. Si tratta di un vero cronoprogramma di azioni per generare comportamenti virtuosi in ambito della mobilità.

«ExtraGiro – ha esposto Pavarini - in questi anni ha avviato diversi progetti che coniugano il ciclismo con il cambio della cultura della mobilità, per i quali ha ricevuto i patrocini della Federciclismo; oggi è presente a Rosà per siglare un patto e sostenere le scelte di questo territorio. Rosà si propone come primo Comune che avvia questo progetto pilota da allargare ad una area vasta e coinvolgere tutti gli attori che hanno sensibilità su questo tema».

Un progetto che prevede una fase di mappatura e informazione sulle piste ciclabili e ciclopedonali, con la grande novità della realizzazione della prima toponomastica cittadina delle ciclabili, realizzata con il contributo di una commissione ad hoc storico-culturale-ciclistica: in questo primo passaggio vogliamo consegnare ai territori una nuova cartografia integrata, in cui i nuovi nomi delle ciclabili urbane racconteranno la storia locale con un diverso punto di vista sulla mobilità, portando maggior attenzione sui sistemi viari alternativi.

A seguire ci saranno le azioni di coinvolgimento reciproco tra aziende ed istituzioni per spostare una quota (si spera sempre cresce) di mobilità quotidiana sulle biciclette e sui percorsi ciclopedonali, in modo da avere una grande progetto d’insieme che coinvolga la comunità intera.